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- Già
dalle prime esperienze di Origami con i bambini, un educatore che le
consideri con un minimo d'occhio professionale può cogliere alcuni
aspetti significativi sul piano educativo, che, appunto per la loro
evidenza, qui di seguito verranno trattati sinteticamente.
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L'Origami impegna le condotte motorie: stimola e favorisce in
particolare la coordinazione oculo-manuale e quella del movimento delle
mani, affinando anche la motricità fine (ha pari utilità anche per le
persone anziane). E' importante che in qualche modo si operi al recupero
dei bambini alla manualità, l'Origami è uno dei modi possibili, che,
per di più, ha il vantaggio di essere piacevole e divertente.
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L'Origami esercita la memoria: quando un bambino ripete
l'esecuzione di un modello origami per imitazione dei gesti di un adulto
o di un compagno, fa inconsapevolmente esercizio di memoria "a
breve" o "a lungo termine", a seconda che esegua il
lavoro subito o molto tempo dopo averlo imparato. Quando segue uno
schema grafico esercita la memoria "di mantenimento della
presenza" che permette di prolungare di parecchi secondi la
presenza nella mente di ogni singola immagine di un diagramma. Se impara
più tecniche di piegatura che utilizza nel costruire diverse figure,
esercita la memoria "associativa" che rimanda da qualcosa a
qualcos'altro.
L'Origami stimola la curiosità che è la molla per ogni
osservazione della realtà, tuttavia non la soddisfa né immediatamente
né senza alcun sforzo personale, abituando così all'impegno ed a
"saper aspettare la gratificazione" con un minimo di pazienza.
L'Origami pretende e stimola l'impegno, la concentrazione e la
precisione perchè la motivazione è intrinseca all'attività stessa e
sta nella soddisfazione e nel fascino che ha il poter "creare dal
nulla".
L'Origami aiuta
l'affinamento del senso estetico sviluppando il senso delle
proporzioni e quello dell'armonia delle forme in un complesso.
L'Origami educa il pensiero: esistono concetti o modi di
procedere del pensiero che il bambino non è in grado di far propri se
non "agendoli". Quando poi tali forme di pensiero siano
basilari per la conoscenza, diventa
particolarmente importante individuare un tramite sperimentale per
veicolarle al bambino, come nei casi:
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del
"divenire della materia" un
foglio di carta piegato adeguatamente e non tagliato o strappato,
quindi senza rottura di continuità, diventa un fiore, un uccello,
una barca, o un'altra cosa ancora e il bambino capisce come, a
seguito di un evento la realtà diventa un'altra e potrà
trasferirlo ad altri ambiti;
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della
"relatività",
l'Origami offre l'opportunità di sperimentare, concretamente, sin
dalle prime prove, che si percepisce qualcosa in un certo modo in
rapporto ad un punto di riferimento e dunque risulteranno percezioni
diverse in ragione di diversi punti di osservazione. Se
per esempio piego un foglio di carta "a valle" verso
destra, chi mi sta di fronte vedrà lo stesso foglio piegato "a
monte" anzichè "a valle" e aperto verso sinistra
invece che verso destra. Il ripetersi di questa esperienza ed il
rimando d'informazione che l'adulto saprà dare al bambino
costituiranno per lui un'importante lezione per il superamento della
visione "egocentrica" della realtà e dunque per la presa
di coscienza che tutto è relativo al sistema di riferimento
considerato;
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e
della "consequenzialità", i
rapporti causa-effetto e condizione-conseguenza, sono categorie
logiche essenziali per pensare e per ogni tipo di ragionamento. Il
bambino piccolo non è in grado di porre in sequenza dei fatti, o
delle immagini che li rappresentano, se non a livello temporale.
L'Origami si rivela utile per lo sviluppo del senso del tempo e
delle funzioni cognitive ad esso connesse. In qualsiasi punto del
procedimento di trasformazione di un foglio di carta in una figura,
sarà ben diverso "l'effetto" a seconda che si esegua una
piega a valle piuttosto che una a monte, verso destra piuttosto che
verso sinistra e così via ("causa"). Inoltre ogni
piegatura è premessa della successiva: sia nel senso temporale di
un "prima e un "dopo" sia nel senso di
"condizione" in rapporto alla sua "conseguenza",
perchè non è assolutamente possibile, in un punto qualsiasi di uno
schema, saltare un passaggio ed eseguire ugualmente la piega
successiva.
L'Origami risveglia, esercita e favorisce la manifestazione e lo
sviluppo delle potenzialità creative, aiutando il bambino a
formarsi una personalità autonoma, ricca, originale e quindi ad essere
persino più felice. Il processo di piegatura dà soddisfazione in sè
stesso, affascinando con il continuo scaturire, quasi magico, di una
forma dall'altra; la gratificazione di poter ammirare o che altri
ammirino il modello finito è un sovrappiù. Il bambino può esprimersi
in maniera creativa, inventando cioè figure originali (il bambino
è più libero dell'adulto da sovrastrutture di carattere estetico e
genericamente culturale, quindi meno inibito di lui nell'esprimersi
creativamente) già dalle prime esperienze con l'origami, utilizzando
solo pieghe a valle e/o a monte. Via via che avrà appreso nuove
tecniche di piegatura, possiederà altri strumenti per affrontare
problemi creativi più
complessi e/o trovare soluzioni diverse per lo
stesso problema.
L'Origami stimola lo sviluppo percettivo.
Non
sempre educatori ed insegnanti pongono la dovuta attenzione allo
sviluppo senso-percettivo, come se si trattasse di un aspetto secondario
della persona o non necessitasse di opportuni interventi educativi,
convinti che progredisca autonomamente. Nel bambino, invece, la percezione di un complesso figurale
a volte, ostacola
l'individuazione dei singoli elementi che lo costituiscono, certi aspetti particolarmente vistosi di un oggetto assumono un rilievo
tale da annullare o quasi tutti gli altri con la conseguente difficoltà
per lui di analizzare un oggetto interamente. Solo se adeguatamente
stimolato, il bambino imparerà sia ad andare al di là della immediata
percezione globale di un insieme per isolarne le parti, che a dare
rilievo a particolari non percettivamente evidenti. L' Origami può
servire in un questo lavoro educativo il
materiale usato è uno solo: la carta, ma intanto i tipi di carta sono
innumerevoli e diversissimi tra loro e di fronte all'offerta di più
tipi di carta tra cui scegliere, se ne osserva e confronta il colore, la
rugosità o meno, la forma, la consistenza, l'opacità o trasparenza ...
ed infine la resistenza allo strappo nelle diverse prove. La carta
verrà così conosciuta attivamente, mediante un uso attento e
consapevole degli organi di senso, in tutte le proprietà fisiche
osservabili. Inoltre ogni piega che si fa su di un foglio di carta per
ottenere una qualsiasi figura, porta alla formazione di poligoni diversi
per dimensioni, per tipologia e orientamento, osservando la continua
trasformazione di una forma in un'altra o la stessa forma che cambia
dimensione o che risulta diversamente orientata nello spazio, si avrà
una buona occasione per esercitare la capacità di analisi percettiva.
L'Origami influenza
positivamente il comportamento. Oltre agli aspetti educativi più
evidenti: indurre un comportamento attivo e finalizzato, favorire
l'abitudine alla concentrazione e alla precisione, ... ce ne sono altri
meno intuibili di primo acchito, ma certamente molto interessanti in un
progetto educativo:
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Giudicare
con equilibrio il proprio e l'altrui lavoro. La constatazione
che anche il prodotto più bello non è eternamente duraturo ma
comunque sempre riproducibile con le proprie mani, induce a
considerare, da un lato ciò che è veramente duraturo in ogni
prodotto umano, cioè l'idea da cui è nato, e dall'altro ciò che
davvero conta rispetto ad ogni prodotto, e cioè la volontà e la
capacità di produrre e riprodurre, sulla base appunto dell'idea
pensata e rielaborata. La cultura occidentale, soprattutto quella
consumistica, in genere, mitizza il prodotto in maniera abnorme,
mettendo in secondo piano, quindi sottovalutando, tanto l'idea
quanto le azioni che sono state indispensabili per generarlo.
Lavorare con l'Origami non cambierà certo la concezione della vita
di un bambino occidentale, ma potrà contribuire ad educarlo a
valutare almeno in modo più equilibrato il proprio lavoro e quello
degli altri.
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Procedere con gradualità secondo un progetto e
una corretta gestione dell'errore.
La consequenzialità, non influisce solo su ogni acquisizione
specifica, ma indirettamente anche sul comportamento. Dall'esperienza
concreta che ogni piega è la premessa e la condizione necessaria ed
indispensabile della successiva, deriva un forte stimolo ad un controllo
costante della propria azione ed
alla ricerca e correzione di eventuali errori commessi. Nell'esecuzione di una qualsiasi
figura origami, non è possibile procedere se si è sbagliato a
piegare, la ricerca e quindi la comprensione ed il superamento
dell'errore non devono essere sollecitati: se si vuole proseguire è
inevitabile cercarlo e correggerlo. Non
è proprio possibile realizzare un modello saltando qualche passaggio,
si può eseguire una piega in più modi (scegliendo quello che risulta
più agevole da eseguire), ma non si può eliminarla e pretendere di
continuare con la piega successiva.
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Utilizzare un metodo per capire. Se
l'Origami è proposto correttamente, e cioè non come l'occasionale
"lavoretto" da eseguire su modello e per imitazione dei
gesti dell'adulto, il bambino diventa parte attiva del processo di
trasformazione della carta in immagine. Sarà dunque stimolato a
"fare", per capire le cose con la propria testa, anziché "accettare passivamente" da altri, come purtroppo spesso di
fa a scuola.
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Agevolare la socializzazione. l'Origami offre una vasta
gamma di opportunità di lavori di gruppo. L'esperienza
con l'Origami, mette in continua competizione con se stessi e sprona a
superare i propri limiti, affrontando difficoltà sempre maggiori. Non
incita di per sè, salvo una cattiva impostazione dell'esperienza, a
competere con gli altri per cercare di superarli, anzi
"piegare" in gruppo è piacevole e soprattutto per i modelli
che si compongono di diverse parti uguali come ad esempio i modulari,
la collaborazione rende il lavoro meno ripetitivo e più veloce sarà
quindi
un'opportunità in più per educazione alla partecipazione attiva a progetti
comuni, alla solidarietà ed alla collaborazione. La
"magia" della piegatura della carta non lascerà
indifferenti neppure quei bambini che spesso risultano demotivati ad
una normale attività di tipo scolastico, ne favorirà quindi
l'integrazione in un gruppo che spesso, in questi casi, è tanto
difficile.
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Prendere coscienza delle conseguenze delle
proprie azioni. Ogni piegatura lascia la sua traccia sul foglio
di carta! E viene da pensare: come ogni nostra azione! Che può
passare inosservata agli altri, oppure essere notata, approvata o
criticata, persino applaudita o disprezzata, può fare del bene o
del male, poco o tanto. Ma una volta fatta non può essere
cancellata: esiste e avrà le sue conseguenze, sia pur poco
rilevanti. Anche così si capisce perchè si debba fare attenzione a
quello che si fa, sia quando si agisce sulle cose o con le cose, a
maggior ragione in relazione alle persone.
In conclusione, mentre l'adulto vive il gioco come distrazione
o evasione in rapporto all'attività lavorativa, per il bambino il
gioco è un'attività spontanea, eppure assolutamente seria.
Nell'esperienza ludica il bambino è immerso con tutto se stesso:
corpo, mente, affetti e il gioco diventa così per lui mezzo per
eccellenza che ne promuove la crescita globale. Strumento
formativo polifunzionale che favorisce lo sviluppo tanto della
funzione percettiva quanto di quella motoria, di quella intellettiva,
emotiva e relazionale.
Nelle città odierne, i bambini hanno sempre minori possibilità di
fare esperienze ludiche vere, sufficientemente variate e scelte
liberamente, trascorrono il tempo libero spesso in casa, dove hanno a
disposizione anche molti giocattoli, ma per lo più passivizzanti,
utilizzabili nella maggior parte dei casi senza la compagnia di
alcuno, coetaneo o adulto che sia.
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